Uno zaino è molto più di un semplice contenitore: è il compagno che porterà con sé tutto ciò che serve per il tuo benessere lungo il cammino. Chi sceglie di camminare lentamente sa quanto contino la comodità, la leggerezza e l’ordine. In questo articolo scoprirai come scegliere lo zaino ideale, evitando gli errori più comuni e preparandoti a viaggiare con tutto ciò che serve… e nulla di superfluo.
Uno zaino perfetto per i cammini è molto più di un contenitore. È il tuo compagno di viaggio, la tua “casa mobile”, il tuo spazio vitale per giorni interi. Camminare per ore, con il sole o sotto la pioggia, sui sentieri o nell’asfalto, richiede equilibrio. E quello zaino sulla schiena deve sparire, diventare invisibile. Ma per farlo deve essere scelto con attenzione, con rispetto verso il proprio corpo. Troppe persone iniziano un cammino pensando che basti infilare le cose in uno zaino qualsiasi e partire. Ma uno zaino sbagliato può distruggere schiena, spalle, anche il morale. E un cammino con dolore, irritazione o fatica inutile, perde gran parte della sua magia.
Questa guida vuole essere pratica, concreta, ma anche esperienziale per capire qual è lo zaino perfetto per i cammini. Non una semplice lista di “pro e contro”, ma uno strumento per aiutarti a capire cosa serve davvero. Se vuoi viaggiare leggero, sentirti libero e rientrare a casa con ricordi bellissimi invece che fastidi fisici, allora sei nel posto giusto.
Non esiste una taglia unica per tutti. Il volume dello zaino ideale dipende da diversi fattori: quanti giorni camminerai, dove dormirai, che stagione è, e soprattutto: quanto sei disposto a rinunciare al superfluo. Se il tuo cammino prevede notti in ostelli, B&B o rifugi, e non devi portare sacco a pelo né tenda, allora 30-40 litri sono perfetti. È il formato più diffuso nei cammini europei come la Via Francigena o il Cammino di Santiago, ed è sufficiente per contenere vestiti tecnici, ricambi, prodotti per l’igiene, caricabatterie e una giacca impermeabile.
Se invece prevedi di camminare in autonomia, magari dormendo in tenda o cucinando da solo, allora avrai bisogno di spazio in più. In questi casi si usano zaini da 50 o 60 litri, ma attenzione: più grande è lo zaino, più sarai tentato di riempirlo. E ogni oggetto in più significa peso extra, meno agilità, maggiore consumo di energia. Ricorda che il vero camminatore è minimalista: ogni oggetto nello zaino dovrebbe essere scelto perché ha un uso concreto, non perché “potrebbe servire”.
“Non è importante quanto porti sulle spalle, ma come lo porti nel cuore.”
Quando prepari lo zaino, non pensare solo a ciò che ci sta dentro. Pensa a quanto pesa tutto insieme. Una regola efficace suggerisce di non superare il 10-12% del tuo peso corporeo. Questo significa che se pesi 70 kg, il tuo zaino non dovrebbe andare oltre i 7-8 kg compresi acqua e viveri. Questo parametro non è un limite estetico, ma fisiologico: serve a proteggere la colonna vertebrale, le articolazioni, i muscoli lombari e le ginocchia, tutte zone che vengono sollecitate continuamente durante il cammino.
Il rischio non è solo il dolore: è la stanchezza accumulata, il calo della motivazione, il rischio di infiammazioni o infortuni. Spesso chi parte con uno zaino troppo carico si ritrova a “buttare via” oggetti dopo due o tre giorni. Un po’ per alleggerire le spalle, un po’ per disperazione. Prepara il tuo zaino con attenzione, poi fai delle prove a casa. Cammina per un’ora con il carico pieno. Se senti disagio, alleggerisci. Camminare leggeri è una forma di rispetto verso te stesso. E più cammini leggero, più vai lontano.
Uno zaino tecnico non è un accessorio da escursionista esperto: è una necessità, se vuoi camminare bene. Lo zaino va scelto in base alla tua altezza, alla lunghezza del busto e al tipo di cammino che farai. I migliori modelli offrono schienali regolabili, spallacci sagomati, cinturoni imbottiti e traspirazione posteriore. Non sono dettagli. Lo zaino perfetto è quello che “sparisce” dopo 10 minuti. Che non senti più. Che si adatta al tuo corpo come una seconda pelle.
Fai attenzione anche ai sistemi di regolazione: le cinghie vanno adattate man mano che cammini. A seconda del dislivello, potresti dover stringere la fascia lombare o allentare gli spallacci. Un buon zaino ti consente di farlo anche in movimento. E il fondo dello zaino? Deve stare all’altezza dei fianchi, non più in basso. Se pende o balla, significa che è mal bilanciato. E ti consumerà energia preziosa.
Un buon zaino è anche ben organizzato. Le tasche laterali per borracce devono essere accessibili senza togliere lo zaino: durante il cammino non ti fermerai ogni mezz’ora per bere. I taschini sul cinturone lombare ti permettono di tenere a portata di mano barrette, fazzoletti, piccoli oggetti. Ciò che serve subito deve essere subito accessibile. Le tasche interne sono utili per separare indumenti da cibo, elettronica da oggetti bagnati.
Tra gli accessori importanti: il coprizaino antipioggia integrato (indispensabile in caso di pioggia improvvisa), i ganci esterni per bastoncini da trekking o sandali, lo scomparto separato per sacco a pelo, e la compatibilità con sacca d’idratazione (CamelBak o simili). La struttura stessa dello zaino deve “guidarti” nel trovare e sistemare le cose, evitando il classico disordine da fondo sacco.
Non c’è errore più comune che acquistare uno zaino tecnico e provarlo per la prima volta… il giorno della partenza. Anche il miglior zaino al mondo può darti fastidio se non è regolato su di te. Prima di partire, dedica almeno 3-4 uscite brevi con lo zaino pieno. Caricalo come se fosse il cammino vero, metti l’acqua, il k-way, gli abiti tecnici. E cammina. Anche solo nel parco vicino casa o in un sentiero poco impegnativo.
Durante questi test, osserva tutto: la distribuzione del peso, le cinghie che sfregano, la schiena che suda troppo, i taschini difficili da raggiungere. Meglio accorgersene prima che dover sopportare 10 giorni di disagio. Ricorda che lo zaino deve accompagnarti ogni giorno, ogni tappa. Devi fidarti di lui, come di un amico. Deve essere uno strumento che amplifica la tua libertà, non che la limita.
🔗 Zaini consigliati:
👉 Osprey Talon 33L – leggero, tecnico, perfetto per cammini brevi o medi
👉 Deuter Futura Vario 50+10 – ideale per cammini lunghi o in autosufficienza
Scegliere il zaino perfetto per i cammini è un atto di consapevolezza. Non è solo una questione tecnica, ma una scelta che riflette il tuo modo di viaggiare, la tua filosofia, il tuo rapporto con ciò che è essenziale. Camminare è un atto semplice ma potente. E tutto comincia con lo zaino che metti sulle spalle.